2018 - PROGETTO HYPER SPECTRUM di Gaetano Danzi e IL PRIMO IPERQUADRO di Angelo Palumbo a Palazzo Lanfranchi - Matera





















































 










HYPER QUADRUM

 

I° IPERQUADRO : UNA RIVOLUZIONE NELL’ARTE

 

L’IPERQUADRO DI HYPER 3D  SPECTRUM:

 E’ LA TELA RIVOLUZIONARIA PER L’ARTE DEL FUTURO.  

 

L’arte figurativa diventa finalmente quadridimensionale!

Il primo iperquadro realizzato, di fatto è un’opera che viene distribuita sulle facce trasparenti di un cubo sostenuto da un esoscheletro metallico esterno. Prima della realizzazione artistica, quindi, è sostanzialmente un supporto tridimensionale che avvolge uno spazio vuoto, delimitato da sei piani quadrangolari trasparenti.

Compiuta l’opera, i segni  e i colori(fotoluminescenti) incisi sulle diverse superfici  rivestono questo spazio vuoto, lasciando però la luce libera di passare attraverso le varie facce del solido, le quali in tal modo interagiscono visivamente tra loro.

Questo effetto viene ulteriormente amplificato dalla base-specchio e dal movimento dell’oggetto, posto su di una base rotante.

Dunque non ci troviamo più di fronte ad una tela intesa come piano bidimensionale opaco che viene poi dipinto. 

Nell’iperquadro, il pittore potrà sperimentare la quadridimensionalità grazie a tale sistema di piani trasparenti sospesi nel vuoto. Questo perché si determina una simultaneità percettiva nella coscienza dell’osservatore, nel momento in cui fissa contemporaneamente le immagini artistiche sui piani trasparenti. Esse, unite alla   profondità spaziale che si determina nel centro del cubo, al  movimento  dell’opera e alla durata temporale necessaria alla percezione, di fatto cristallizzano  la sintesi spazio temporale della quarta dimensione.

La nuova ricerca artistica, dunque, finalizzata a concretizzare l’idea di quarta dimensione, crea nuovi e maggiori stimoli neuronali nell’osservatore anche grazie alla vista simultanea delle forme astratte luminescenti. Queste, viste nel buio, stimolano l’idea di una luce cosmica che spezza il buio spaziale e suggerisce, anche dal punto di vista emotivo, il passaggio dimensionale. Da cui il titolo del primo iperquadro: VEDERE L’INVISIBILE. 




“Voir l’invisible” de l’artiste matéran Angelo Palumbo 

(foto dalla rivista francese Ligeia, dove è stata pubblicata la notizia di tale progetto)







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